La piometra

La piometra è una patologia ormono-mediata, ad andamento sub-acuto o cronico, determinata in quasi tutti i casi dall’interazione batterica su un substrato endometriale patologicamente alterato. Nell’ambito delle patologie dell’utero dei carnivori domestici, la piometra è sicuramente la forma più frequente e la si può riscontrare in cagne di tutte le età, anche se la frequenza aumenta notevolmente con l’aumentare dell’età, raggiungendo i picchi massimi in cagne di 7-9 anni. La piometra è caratterizzata da produzione e accumulo di pus in cavità uterina, quasi sempre settico per contaminazione batterica secondaria; il canale vaginale costituisce la fonte primaria di diffusione ascendente, attraverso la cervice più o meno dilatata e pervia. Raramente, soggetti molto giovani, al primo o secondo calore, sviluppano la piometra. I sintomi clinici della malattia variano in base al grado di apertura della cervice. Le cagne affette da piometra con cervice aperta presentano scolo vulvare e scarso o nullo risentimento sistemico, contrariamente ai casi in cui la cervice rimane chiusa in cui l’evoluzione della malattia è più subdola in quanto non determina evidenti segnali esteriori se non quando il risentimento sistemico si fa evidente e con decorso più grave. Nei casi di piometra aperta lo scolo vulvare, spesso unico sintomo, è persistente, purulento, con componente ematica più o meno marcata, di colore variabile dal rosso-marrone al giallo-verde, spesso maleodorante. Le cagne affette da piometra con cervice chiusa presentano scolo vulvare minimo o più spesso assente; in alcuni casi, a seguito dell’incremento della pressione endouterina conseguente all’accumulo del materiale, la cervice si apre lasciando defluire grandi quantità di essudato; tale condizione può essere transitoria per cui la cervice si richiude o persistente. Le cagne affette da piometra chiusa manifestano sintomi sistemici che rapidamente vanno aggravandosi. I sintomi più frequenti sono: depressione, anoressia, vomito, diarrea, dolore addominale, poliuria, polidipsia. L’ecografia è l’esame strumentale più indicato per la diagnosi di piometra. La terapia di scelta è l’ovarioisterectomia. Particolare attenzione deve essere posta nella scelta del protocollo anestetico, che dovrà tener conto dello stato generale e della funzionalità renale. La terapia antibiotica è una parte integrante del trattamento della patologia ma di solito da sola è inefficace.


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