Ovariectiomia oppure ovarioisterectomia
In assenza di specifiche indicazioni per l’ovarioisterectomia come la piometra, la torsione dell’utero e le neoplasie uterine, l’ovariectomia rappresenta l’intervento di elezione per la sterilizzazione delle cagne. Tale intervento permette una breccia chirurgica più piccola e quindi un trauma inferiore a carico degli organi della cavità addominale; inoltre, è di più facile esecuzione e comporta tempi più ridotti che portano anche ad un minor tempo di anestesia del paziente. I rischi di sviluppare patologie, come per esempio la “piometra” del moncone uterino sono praticamente nulli poiché la carenza di estrogeni e la mancata produzione di progesterone inducono una completa involuzione dell’utero che, in breve tempo, diventa un cordoncino “simil fibroso”. Contrariamente all’ovarioisterectomia si evitano anche le trazioni sul tratto genitale, in cui occorre esteriorizzare la cervice prima di asportarla. Tali trazioni possono causare reazioni infiammatorie nella cavità pelvica che possono portare allo sviluppo di aderenze, alterando i rapporti anatomici tra i vari organi contigui all’utero ed in particolare la vescica.